• L’ Infiorata Itrana e le sue origini

    by  • 20 aprile, 2013 • NEWS • 0 Commenti

    La solennità cattolica in onore dell’Eucarestia fu istituita da Papa Urbano IV con la bolla Transiturus dell’8 settembre 1264 a seguito dell’evento miracoloso di Bolsena. Davanti all’incredulità del sacerdote celebrante, sulla presenza reale del Cristo sotto la specie del pane, il corporale di lino si macchiò di sangue. Ne fu fissata la commemorazione il giovedì seguente la domenica della SS. Trinità. Dal secolo XV, dopo che i papi Martino V ed Eugenio IV l’ebbero favorita di indulgenze, venne di uso comune nella festa del Corpus Domini la processione col SS. Sacramento.

    infiorata2012L’esistenza presso la chiesa di S. Michele Arcangelo in Itri di una Confraternita del SS. Sacramento con relativo altare dell’ Ultima Cena, rivisitato in periodo barocco, dimostra quanto antica e radicalizzata sia in Itri tale devozione. La processione che si snoda nelle vie del paese originariamente era caratterizzata soltanto dalla presenza degli “altarini”, piccoli accoglienti altari improvvisati sul percorso per far sostare il Santissimo tra lini candidi e fiori presso i quali viene impartita la benedizione eucaristica. Sembrano incarnare la risposta all’invito evangelico di Gesù a Zaccheo: “Scendi presto perché oggi devo fermarmi a casa tua”. Essi venivano arricchiti da piccole ed elementari geometrie di tappeti floreali soprattutto utilizzando foglie verdi e il giallo luminoso delle ginestre che in quel periodo ammanta del suo splendore i monti che cingono il nostro paese.
    Erano espressione della partecipazione dei quartieri storici; ancora oggi nel Corso Appio Claudio lato Roma, ne vengono allestiti tre, corrispondenti ai tre antichissimi quartieri: S. Sebastiano, Cavone e Visinali.
    L’espansione urbanistica ne ha visti e ne vede sorgere altri.

    Su questa antica tradizione, successivamente, si è innestata l’ INFIORATA, ormai ventennale caratteristica dei luoghi dell’ alto Lazio e dell’ Umbria.
    La maestria degli infioratori, che vede la partecipazione anche degli studenti delle scuole itrane, si è andata perfezionando in quadri sempre più articolati che attraverso la policromia floreale raggiunge risultati sorprendenti su di un tappeto di oltre 200 metri, veramente suggestivo che merita di essere visto e gustato.

    Emilio Ialongo

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