A Fondi la più grande compositrice italiana di jazz
by Mattia Punzo • 17 ottobre, 2013 • NEWS • 0 Commenti
La grande Musica internazionale torna a Fondi alla Casa delle Arti “Beltempo” con Caterina Palazzi e il suo quartetto.
Sabato 18 Ottobre alle 21.30 la giovane contrabbassista sarà ospite dello spazio di Corso Appio Claudio n. 80 che può già vantare un curriculum invidiabile di artisti.
La Palazzi con Giacomo Ancillotto (chitarra), Antonio Raia (sax) e Maurizio Chiavaro (batteria), da vita al gruppo nel 2007; i musicisti dell’ensemble provengono tutti da esperienze artistiche affini, che spaziano dal jazz al rock alla musica sperimentale.
La passione condivisa per le musiche improvvisate costituisce il territorio espressivo comune attraverso il quale il gruppo si inoltra per sperimentare e costruire una sonorità originale ed intensa che sintetizza il linguaggio della musica contemporanea con quello della tradizione.
I brani originali, composti dalla leader del quartetto, hanno sonorità vicine al jazz mediterraneo e nord-europeo, senza disdegnare un’influenza rock/psichedelica.
Il loro primo lavoro discografico, “Sudoku Killer”, è uscito a Febbraio 2010 con l’etichetta italiana Zone di Musica.
Ad esso è seguito un tour di oltre 150 date in tutta Italia per la presentazione del disco e che è tutt’ora in atto.
In occasione del JAZZIT AWARD 2010 Caterina Palazzi è stata votata come migliore compositrice italiana, il disco SUDOKU KILLER è stato nominato secondo miglior album italiano e il Caterina Palazzi Quartet quarta miglior formazione italiana.
Inoltre sul TOP JAZZ 2010 e 2011 i quattro musicisti sono segnalati tra i migliori nuovi talenti.
Scrive di lei il Fatto Quotidiano in una recensione: “Lei è Caterina Palazzi, giovane contrabbassista romana che insieme con il suo quartetto si sta affermando sulla scena jazzistica italiana e francese. Nell’album d’esordio Sudoku Killer (Zone di Musica) Caterina Palazzi ci mostra il suo minimalismo musicale di grandissima qualità, nonostante resti sempre aperta a contaminazioni nostrane o d’Oltreoceano. E con il suo quartetto riesce ad incarnare il perfetto musicista jazz del XXI secolo, grazie al talento e alla voglia di sperimentare attraverso le composizioni nuove sonorità.”